LIBRI

RIPENSARE LA POLIZIA


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Marcello ZINOLA

Fratelli Frilli Editore
Maggio 2003

208

 

"Ci siamo scoperti diversi da come pensavamo di essere". Così un ex vicequestore analizza, a distanza di un anno e mezzo, il G8 vissuto dalla polizia. Un'analisi che arriva, con il contributo di altri appartenenti alle "polizie del G8", "dall'altra parte" delle barricate di Genova.

Il libro: La polizia fu usata, vertici e bassa forza furono strumenti inconsapevoli della repressione? Ci fu una strategia preventiva precisa e razionale? Oppure sulla gestione dell'ordine pubblico ha influito soprattutto la "necessità", per i vertici della Polizia, di rendersi credibili e affidabili con il nuovo governo di centrodestra, dopo che quello di centrosinistra aveva provveduto a decidere la blindatura (la zona rossa) della città? Sono questi alcuni dei quesiti attorno ai quali si dipanano gli interventi-intervista ad appartenenti alla Polizia, rappresentanti sindacali di diverse sponde. Sotto accusa finiscono la formazione pre-G8 soprattutto dei reparti mobili, la filosofia della rimilitarizzazione del corpo, l'isolamento strategico in cui vengono tenuti i reparti che poi operano in ordine pubblico, l'uso della forza al posto dell'intelligenza.
I documenti dimenticati rivelano invece come un sindacato di polizia, prima del G8, utilizzò uno strumento di lotta di quelli che sarebbero stati i "nemici" in piazza: l'occupazione di un ufficio comando per ottenere la soluzione di alcuni problemi legati alla logistica e alla sicurezza dei reparti impegnati a Genova. L'informazione diventa un grandissimo avversario anche se il flop dei responsabili della comunicazione del ministero degli interni, nelle fasi più importanti del G8, sarà clamoroso.
L'autocritica è solo parziale, la solidarietà è spesso malintesa e, comunque, non scarica i colleghi inquisiti, ma attacca i pochi appartenenti alle forze dell'ordine che hanno testimoniato di fronte alla magistratura: "non siamo stati cileni, vogliono farci passare da vittime a boia dopo che a Genova in migliaia hanno condiviso la violenza dei Black bloc". Da Genova, da "quella polizia" (il metodo cambierà poi in vista delle manifestazioni svoltesi nel 2002 sempre a Genova e del social Forum europeo di Firenze), emerge però netta "la rottura della gestione negoziata e pacifica delle regole del disordine" come spiega, nell'intervista-analisi, il sociologo Salvatore Palidda.

L'autore: Marcello Zinola, giornalista professionista. Inizia la professione nel 1973 presso il quotidiano "Il Lavoro" di Genova, lavorando o collaborando successivamente con l'AGI Agenzia Italia, l'Ansa, "La Gazzetta del Popolo", "Il Manifesto". Lavora dal 1981 a "Il Secolo XIX" di Genova.